DI SUDORE DI AIDS E DI SANGUE di Suzanne Dracius Traduzione : Marcello Comitini

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DI SUDORE DI AIDS E DI SANGUE

Sembra che le tue dita abbiano cessato di esistere,
sembra che i tuoi piedi si siano stancati di sopportarti.
Le tue membra sono topi morti
dall’inerte aggressività sfacciata,
topi morti rabbiosi d’insopportabile dolore.
I sudori notturni non sono affatto piacevoli, niente zuccheri nel tuo sangue,
solo questo fiore virulento che impollina il tuo corpo,
virale genoma parassita che tenta di inquinare il tuo corpo
col suo proteico veleno violento e lento.
Sembra che i tuoi diritti non esistano,
sembra che i tuoi diritti non siano mai esistiti.
nell’abbandono di un iniquo sistema di sanità.
Ti si buttano in faccia i tuoi non-diritti come topi morti sul viso,
topi morti rabbiosi di intollerabile oltraggio.
Te li gettano in pieno viso, nanometrici
come il diametro del virus che vuole a tutti i costi vivere in te.
Compatto, per proteggere il suo acido nucleico
dal fallace nome di capside,
più forte è la sua struttura di protezione a sé stesso
che non la struttura di protezione sociale per te
contro le manovre che si sforzano di indebolirti,
che si affannano a usare il tuo ingranaggio cellulare,
distruggendoti dall’interno.
A tutte lentivirinae scandiamo con virulenza :
" Vade retro, satanico retrovirus ! "

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